Lockdown e abbracci virtuali

Coronavirus  e lockdown: noi costretti a stare dentro, a casa. Come Possiamo inviare un abbraccio virtuale? Fino a oggi nessuno aveva mai pensato di dovere usare solo la tecnologia per esprimere l’affetto. Siamo costretti a stare a casa e tutto ciò che facevamo prima è cambiato. Così il mazzo di fiori che prima compravamo e sceglievamo con cura dal fioraio, ora deve essere spedito e Il nostro abbraccio non è più fisico ma è diventato virtuale. Tutto questo ci obbliga a fare uno sforzo in più. Dobbiamo accompagnare queste manifestazioni d’affetto con le parole! Parole che siano capaci da sole di trasmettere tutto il nostro amore a chi le riceve.

Come il coronavirus ci ha cambiati

Il coronavirus ha cambiato noi e la visione  che abbiamo delle cose, dalle più piccole alle più grandi. Perché? Ci ha fatto rivalutare gli affetti e gli oggetti e capire il valore dei profumi e dei colori. Abbiamo dato più valore a un abbraccio o una carezza. Inoltre ci ha insegnato ad apprezzare i silenzi e a desiderare la confusione di una serata tra amici.

Cosa impareremo dopo il lockdown

Dopo il lockdown sarà più facile condividere e dividere, ringraziare e perdonare. Avremo capito l’importanza di saper risparmiare e non sprecare. Valuteremo quanto sia vitale avere le persone al nostro fianco e amarle. Capiremo quanto possa essere doloroso vederle andare via con un’ambulanza e non potergli stringere la mano, nemmeno durante il loro ultimo respiro. Dopo questa esperienza non saremo più gli stessi ma forse sapremo parlare e abbracciare molto meglio di prima.